Personalmente non mi fiderei di un uomo col cappello che si aggira barcollando tra le vie della propria città

lunedì, maggio 04, 2009

KoppoK

Ognuno di noi nella propria vita incontra centinaia di persone, probabilmente migliaia, ognuna delle quali ci dona qualcosa. A volte questo qualcosa non ci accorgiamo di averlo ricevuto e così, senza nemmeno ringraziare, ci troviamo più arricchiti di come lo eravamo prima.

Credo sia doveroso un grazie:


Grazie a tutti coloro che camminano per strada col cazzo in tiro e si piegano in avanti perché quei fastidiosissimi peli, incastrati sulla cappella, tirano come non mai. Grazie a coloro che nascondono la loro calvizia con berretti coloranti e parrucche con pulci di ogni tipo, grazie ai negri magrebbini con e senza il giro, grazie ai tossici infarciti di insulina e grazie alle madri bigotte che costringono i corpicini dei loro figli in assurdi costumi da pseudo uomini infighettati. Grazie alle gigantesche tette delle donne in bikini e grazie a quelle che passano al topless; grazie ai perizoma e al culo in vista, grazie a tutte le Mary Jane fica rotta, grazie ai gustavo la minchia, grazie a mia sorella, a tua sorella, alla loro sorella e grazie ai rispettivi fratelli che si inculano di nascosto le suddette sorelle. Grazie al sesso e ai pompini pubblici, grazie alle orge di piacere e alla panna sul cioccolato. Grazie alla merda "fresca", calda al punto giusto. Grazie ai brutti cessi, grazie alle gnocche da paura, grazie a quelle che la mollano come il pane, grazie al sesso impegnato e a quello amico, grazie ai gay, grazie alla pillola del giorno dopo e grazie al preservativo normale, grazie a quello extra large, a quello alla fragola, al lampone, ai frutti di bosco, all’ananas, alla banana, alla cioccolata, e grazie alla cioccolata in sé. Grazie ai dildi di gomma, ai feticci che vibrano e agli orgasmi. Grazie ai cantanti morti prematuri, a quelli che devono ancora morire, alla loro veneranda età, e a quelli che tutti vorrebbero morti. Grazie alle spiagge per nudisti e alle macchine fotografiche. Grazie alle cineprese e grazie al filesharing. Grazie a tutta la letteratura italiana e di tutto il mondo, grazie alle leggende senza fine, grazie agli "In bocca al lupo!" e agli "Dentro la prostata!". Grazie ai bagni nelle vasche, alle mutande ricordo e al vomito da ubriacatura. Grazie al rum, al salgemma e ai silicati, grazie alla merda dei cani calpestata, ai temporali improvvisi e alle diarree fulminanti. Grazie ai viaggi senza meta, grazie agli amici e alle amiche, grazie alle coccole, alle palpate di seno e di culo, grazie al fai da te, grazie a Federica la mano amica e all’idiota di Puerto Richo. Grazie a Guybrash Treepwood e a monkey Island 1, 2, 3, e 4. Grazie alle stelle e ai film porno, grazie a quelli che si scaccolano, che arrotolano le caccole e poi se le mangiano. Grazie a quelli che si puliscono le orecchie, si grattano il culo e poi ti stringono la mano. Grazie all’urina e al clitoride, grazie al prepuzio e al setto nasale, grazie all’inverno che nasconde tutto e all’estate che fa vedere tutto. Grazie a quelli malati di pc, di telefonino e di qualche malattia strana. Grazie ai pirati, grazie alla monnezza e alla chitarra, grazie alle seghe, ai ditalini e ai lecca lecca alla coca-cola.

Insomma grazie!

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